Germania: L’associazione “Starkmacher” rende forti i giovani anche senza violenza
“Siamo convinti che in ognuno vi sia qualcosa di buono e vogliamo renderlo visibile nella società”. Questo l’obiettivo che l’Associazione “Starkmacher” (colui che rende forti) si pone e porta avanti attraverso numerosi progetti in Germania, in Europa ed in tutto il mondo, rivolti a giovani proventi dalle realtà più degradate ed a rischio.
“Stark ohne Gewalt” (forti senza violenza) ad esempio, ha finora coinvolto attivamente oltre 25.000 giovani di tutto il mondo.
Sviluppato e portato avanti insieme alla band internazionale Gen Rosso, alla Caritas di Colonia e da altri partner, l’iniziativa coinvolge ogni anno i ragazzi delle scuole medie e superiori di diverse nazioni nella preparazione di un musical incentrato sulla vita di Charles Moats, giovane afroamericano assassinato da una gang a Chicago per il suo impegno concreto a promuovere la fraternità nel suo ghetto.
Giovani di scuole, istituzioni sociali per giovani a rischio, carceri e orfanotrofi (soprattutto in Germania, ma anche in Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Brasile), hanno così la possibilità di lavorare insieme alla riuscita dello spettacolo, mettendo in pratica l’ideale di fraternità per cui Charles negli anni ’60 si era battuto, fino a pagare con la vita.
Da due anni il progetto è stato allargato all’ “Allenamento di competenze di Heilderberg” (Heildeberer Kompetentraining – HKT). Si tratta di esercizi di potenziamento della forza di volontà ripresi dall’ambito sportivo ed ora applicato anche nelle varie sfide della vita quotidiana. L’obiettivo è quello di insegnare alle persone a tirare fuori le proprie risorse nascoste nell’affrontare situazioni di sfida. Il concetto e i metodi di HKT completano l’esperienza emotiva ed interrativa del progetto musicale.
Nell’abito dello sport, “Starkmacher” collabora inoltre al progetto “Sport4Peace”, nato in Austria, ma diffuso ormai in vari paesi del mondo. Si tratta di un progetto che promuove tornei e competizioni sportive giovanili, dove oltre alle regole ‘convenzionali’ delle varie discipline vigono anche le sei regole di “Sport for Peace”: play fair (gioca in modo corretto), take care of (rispetta l’arbitro e gli avversari), celebrate (gioisci dei successi altrui come dei tuoi),…
Negli anni grande rilievo hanno inoltre assunto le iniziative che “Starkmacher” ha promosso nell’ambito dell’educazione politica di giovani provenienti da alcune delle realtà più degradate dell’Unione Europea. Ciò è avvenuto ad esempio con il progetto “Heimat Europa” (Europa nostra patria), durante il quale di è simulata la costituzione di un partito europeo; oppure attraverso il convegno “Ho bisogno della politica? – La Politica ha bisogno di me?”, durante il quale giovani di vari Paesi dell’Unione Europea si sono incontrati per discutere con politici di diversi partiti sull’importanza della partecipazione politica e della tutela del bene comune.
Altre iniziative sono state promosse negli ambiti della partecipazione sociale, dell’ambiente, della cultura e della comunicazione. «Non abbiamo soluzioni già pronte – spiegano infatti gli animatori di “Starkmacher” – ma gli occhi aperti per il potenziale di crescita ed ormai anche moltissimi anni di esperienza alle spalle.»