Donne e sicurezza alimentare
di Alessio Valente
Fonte: Città Nuova
Analisi e buone prassi emerse su scala internazionale in un seminario organizzato dalla facoltà di Scienze Sociali della pontificia Università Gregoriana, insieme alla missione permanente della Santa Sede presso FAO, IFAD e PAM e al Forum Roma di Organizzazioni non governative d’ispirazione cattolica. Il contributo di New Humanity e Azione per un Mondo Unito.
Sappiamo che il ruolo delle donne nello sviluppo della comunità e nella capacità di garantire la sicurezza alimentare alla luce dell’ecologia integrale è ricoperto in modo eccellente.
Nonostante spesso sia invisibile agli occhi di molti, il bene da esse compiuto non solo si realizza in ogni relazione, ma si estende e genera comunità. È quanto espresso nelle conclusioni da mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore Permanente della Santa Sede presso la FAO che ha ben sintetizzato il tema del seminario di studi “Donna e sicurezza alimentare: un vincolo da rafforzare” svoltosi il 22 maggio presso l’aula magna della Pontificia Università Gregoriana.
Il seminario ha trattato questo tema attraverso diverse relazioni dense di contenuti e capaci di innescare profonde riflessioni, così come alcune esperienze di Ong di ispirazione cattolica che hanno fatto emergere l’importanza delle donne nel promuovere formazione, sussistenza economica e sviluppo familiare e comunitario. Ogni relazione ha contribuito ad illuminare un aspetto del legame indissolubile tra la donna e la sicurezza alimentare. Si è partiti dall’illustrazione della prof.ssa Nuria Calduch, direttrice del dipartimento di Teologia biblica dell’Università che ospitava il Convegno, delle pagine della Bibbia che parlano del lavoro agricolo svolto dalle donne con impegno e generosità, quasi a riscatto del male commesso e a vantaggio di tutti gli uomini.
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Ecco l’esperienza presentata per Emanuela Castellano – AMU – Azione per un Mondo Unito and CASOBU